Il Ministero della Salute ha emanato una nuova ordinanza (Ordinanza 10 Febbraio 2012) di divieto di utilizzo e di detenzione di esche e bocconi avvelenati.
Il provvedimento è sulla Gazzetta Ufficiale n.58 del 09 Marzo 2012 e fa seguito al verificarsi di avvelenamenti e uccisioni di animali domestici e selvatici a causa di esche o bocconi avvelenati, accidentalmente o intenzionalmente disseminati nell’ambiente. La presenza di veleni o sostanze tossiche rappresenta un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini, a causa della contaminazione ambientale, con conseguenti danni anche al patrimonio faunistico, comprese le specie in via d’estinzione e all’ambiente.
L’ ordinanza è in vigore dal 9 marzo 2012.
L’adozione dell’ordinanza 18 dicembre 2008, e successive modificazioni, ha reso possibile un maggior controllo del fenomeno con significativa riduzione dell’incidenza degli episodi di avvelenamento e con individuazione dei responsabili che sono stati perseguiti ai sensi delle norme penali vigenti. L’anno scorso, il Ministero della Salute ha anche realizzato delle specifiche linee guida per favorire la massima efficacia attuativa delle norme, che vengono ora confermata “nelle more dell’emanazione di una disciplina organica in materia, mantenere le misure di salvaguardia e prevenzione”.
Il medico veterinario che, sulla base di una sintomatologia conclamata, emette diagnosi di sospetto avvelenamento di un esemplare di specie animale domestica o selvatica, ne da’ immediata comunicazione al sindaco e al Servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente. Il medico veterinario invia all’Istituto zoo profilattico sperimentale competente per territorio eventuali campioni e in caso di decesso dell’animale anche la carcassa, al fine dell’identificazione del veleno o della sostanza che ha provocato l’avvelenamento, accompagnati da referto anamnestico utile ad indirizzare la ricerca analitica. L’invio di carcasse di animali deceduti per avvelenamento e campioni biologici da essi prelevati, nonché di esche o bocconi sospetti di avvelenamento avviene per il tramite delle Aziende unità sanitarie locali competenti per territorio o delle imprese convenzionate.
Una nota esplicativa, diffusa a novembre del 2011 dal Ministero sulle azioni di contrasto al fenomeno degli avvelenamenti, contiene la modulistica e le schede utili al medico veterinario nell’espletamento dei compiti assegnatigli dall’Ordinanza 18 dicembre 2008: dalla segnalazione di sospetto avvelenamento alla sua conferma. Le linee guida sulla corretta esecuzione delle procedure di intervento sono state presentate dal Ministero della Salute nel corso di un convegno organizzato da ANMVI, di cui sono disponibili le videorelazioni.