APPELLO DELLA FNOVI AI VETERINARI: FATEVI TROVARE DAL MONDO APISTICO NELLA SPERIMENTAZIONE DELL’API-BIOXAL!

Dal 15 giugno scorso l’uso dell’Acido Ossalico come acaricida in apicoltura, è consentito soltanto sotto forma di API-BIOXAL della CHEMICALS LAIF, nell’ambito della sperimentazione approvata con n° 0011255-P dal Ministero della Salute.
La sperimentazione si protrarrà sino al 31 di dicembre 2010 e il tempo ottimale di utilizzo del prodotto è proprio adesso, nei mesi di novembre e dicembre, in quanto le famiglie sono naturalmente in blocco di covata.

Il prodotto non è efficace infatti, contro la varroa presente nelle celle opercolate.
Per poterlo utilizzare, gli apicoltori necessitano della mediazione di un veterinario che, in possesso di autorizzazione asl alla scorta dei farmaci (art. 85 del D. Lgs. n. 193/2006), ordina e riceve il prodotto direttamente dalla casa farmaceutica, lo consegna all’interessato, registra e segue la terapia, rileva e segnala eventuali difetti di efficacia agli enti preposti a ricevere segnalazioni di farmacovigilanza. Gli apicoltori che utilizzano l’acido ossalico in una forma farmaceutica diversa da quella sopra specificata ed i veterinari che emettono ricette per l’uso in deroga di tale principio attivo, possono incorrere in pesanti sanzioni.
Per facilitare il reperimento dei Veterinari aderenti alla sperimentazione da parte dei singoli apicoltori, delle associazioni di categoria, delle asl e degli Ordini dei veterinari provinciali, la FNOVI sta allestendo una lista dei medici veterinari che sarà direttamente consultabile sul portale della Federazione da chiunque sia interessato alla sperimentazione.
Affinché il professionista veda inserito il proprio nominativo nell’elenco dei medici veterinari aderenti alla sperimentazione dovrà richiedere espressamente la propria iscrizione inviando una e-mail all’indirizzo ufficiostampa@fnovi.it con la quale fornirà i seguenti dati: cognome, nome, ordine di iscrizione, numero di iscrizione all’Albo, recapito telefonico e indirizzo e-mail.

La Sperimentazione in oggetto, consente al Veterinario, per la prima volta, di entrare a pieno titolo nel Settore Apistico e di iniziare un rapporto professionale con Associazioni ed Apicoltori che sicuramente, per il portato professionale veterinario di cui necessita indispensabilmente il settore, è destinato a consolidarsi col tempo. E’ necessario che i Veterinari interessati  si rendano  quindi reperibili, anche attraverso la diretta segnalazione ai propri ordini professionali provinciali.
I Veterinari prescrittori sono esentati dall’effettuare la denuncia di Varroasi (Art. 1 del Reg. di Pol. Vet. n. 320/’54) alle autorità sanitarie territorialmente competenti. La malattia è stata dichiarata endemica sul territorio nazionale dal Centro Referenza e siamo in attesa della nuova ordinanza sulla Varroatosi che dovrebbe prevedere l’obbligo di notifica di presenza di Varroa (effettuata dagli allevatori all’atto della denuncia annuale di possesso degli alveari), al posto dell’obbligo di denuncia di malattia in atto.

Tratto dall’Ufficio Stampa del 27/10/2010