L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha emanato le Linee guida per la valutazione ambientale delle piante geneticamente modificate che sono oggetto di richieste di autorizzazione nell’UE.
Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio: “Accolgo con soddisfazione il lavoro svolto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha emanato le Linee guida per la valutazione ambientale delle piante geneticamente modificate che sono oggetto di richieste di autorizzazione nell’UE”.
“Tale documento è in linea con la mia richiesta indirizzata alla stessa Autorità di rafforzare le iniziative riguardanti la valutazione prospettica e sistematica degli effetti sulla salute umana e animale legati al consumo di organismi geneticamente modificati (OGM), comprendente anche i requisiti dettagliati per gli studi sugli effetti a lungo termine e il disegno sperimentale degli studi di laboratorio e delle ricerche sul campo, con le relative analisi statistiche”- ha commentato il Ministro prof. Fazio apprendendo la notizia della pubblicazione da parte dell’EFSA del documento guida sulla valutazione del rischio ambientale di piante geneticamente modificate.
“Auspico ora che tutti i soggetti che hanno presentato una richiesta di autorizzazione all’Unione europea seguano attentamente le Linee guida che specificano il tipo di dati e le informazioni da produrre, al fine di poter valutare compiutamente la sicurezza di una pianta geneticamente modificata.”- ha concluso il Ministro.
Per poter valutare la sicurezza di una pianta geneticamente modificata per la quale è in corso una richiesta di autorizzazione nell’Unione europea, l’EFSA richiede a tutti i soggetti che hanno presentato una richiesta del genere di seguire attentamente il contenuto dei suoi documenti guida, che specificano il tipo di dati e le informazioni da esibire. Nel documento orientativo ERA l’EFSA ha riesaminato e aggiornato sette punti specifici che occorre affrontare durante la valutazione dell’impatto ambientale di una pianta GM.
Questi riguardano in particolare la persistenza e l’invasività della pianta GM, considerando il possibile trasferimento dei geni da pianta a pianta; la probabilità e le conseguenze del trasferimento di geni dalla pianta ai microorganismi; la potenziale evoluzione della resistenza negli organismi bersaglio; i potenziali effetti sugli organismi non bersaglio; i processi biogeochimici come i cambiamenti nella composizione del terreno, nonché il potenziale impatto delle tecniche di coltivazione, gestione e raccolta della piante GM.
Tratto da del 12/11/2010