Il giorno 19 Marzo 2015 a Reggio Emilia è stato istituito l’A.N.V.Az. (Associazione Nazionale Veterinari Aziendali). Nell’ambito dell’ Associazione è stato istituito il Comitato Direttivo i cui componenti sono:
Dr. Giovanni Turriziani – OMV di Frosinone
Dr. Claudio Santambrogio – OMV di Lodi
Dr. Giorgio Torazza – OMV di Torino
Dr. Luca Cozza – OMV di Treviso
Dr. Corrado Caroli – OMV di Reggio Emilia
Dr. Giorgio Bonacini – OMV di Reggio Emilia
Dr. Dionisio Del Grosso – OMV di Salerno
Dr. Roberto Giomini – OMV di Grosseto
All’ unanimità il Comitato Direttivo nella stessa serata ha eletto come Presidente dell’ Associazione il Dr. Giovanni Turriziani.
All’incontro ed alla istituzione dell’ A.N.V.Az. vi ha partecipato il Vicepresidente Dr. Angelo Coletta come rappresentante dell’Ordine dei Medici Veterinari di Benevento.
Il Dr Coletta, ha evidenziato il ruolo che in allevamento andrà ad occupare il Veterinario Aziendale “Il Veterinario, andrà a rivestire un ruolo cardine nell’allevamento: non solo si dovrà occupare della gestione sanitaria e riproduttiva della mandria, ruoli comunemente ad esso ascritti ma, da profondo conoscitore di tutte le sfaccettature e particolarità dell’azienda per la quale lavora, deve collaborare ed essere di supporto a tutte le figure professionali – colleghi compresi – che saltuariamente vi operano”.
Il Veterinario Aziendale si dovrà occupare di biosicurezza e fungere da interfaccia con il Servizio Veterinario Pubblico, proprio in virtù della conoscenza dei problemi sanitari dell’allevamento in cui opera. Dovrà occuparsi della clinica del singolo animale e della mandria e ciò, ovviamente non può prescindere dalla conoscenza, non solo della fisiologia e patologia del bovino, ma anche dell’ etologia e del comportamento applicati al “benessere animale”.
Il Veterinario Aziendale necessariamente dovrà interessarsi anche di alimentazione; per convenienza, questo compito, è sempre stato affidato a professionisti esterni, ma, senza nulla togliere agli specialisti del settore, questa nuova figura dovrà essere in grado di occuparsene anche autonomamente.
Il Veterinario Aziendale dovrà essere anche un po’ “psicologo” ed avere grandi capacità di relazionarsi in maniera costruttiva con il personale di stalla e con i proprietari, riuscendo a percepire anche fino a che punto spingersi nelle disposizioni, per evitare di ottenere risultati negativi a causa di richieste troppo esigenti.
Il ruolo di questa figura professionale che ricoprirà in allevamento, và volutamente rimasta aperta, poiché sicuramente il Veterinario Aziendale potrebbe avere le competenze per occuparsi anche di altre discipline molto importanti come l’economia, la genetica, la gestione dei programmi informatici. Ciò non significa che debba essere un “tuttologo”, ma sicuramente, maggiori saranno le sue conoscenze e capacità, maggiore sarà il supporto che potrà dare all’ azienda per la quale lavora.