ANGUILLE CONTAMINATE DA DIOSSINA: COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Il Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini ha firmato l’Ordinanza recante “Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda”.

Il provvedimento vieta agli operatori del settore alimentare di immettere sul mercato o commercializzare al dettaglio le anguille provenienti dal Lago di Garda destinate all’alimentazione umana, che sono risultate contaminate da diossina, e demanda alle Regioni e alle Province autonome interessate, attraverso le competenti autorità sanitarie, la vigilanza sul rispetto dell’Ordinanza nonché l’adozione di provvedimenti per garantire un’adeguata informazione agli operatori e ai consumatori sui rischi per la salute legati al consumo.

“Nel sottolineare che le acque del Lago di Garda sono assolutamente sicure per la balneazione e non si rileva alcun problema sulla qualità dell’acqua degli acquedotti – ha dichiarato il Sottosegretario Martini – ho firmato l’Ordinanza che vieta l’immissione sul mercato e il commercio al dettaglio delle anguille del lago di Garda per i prossimi 12 mesi. La sicurezza delle produzioni ittiche del Lago è, oltre che un dovere nei confronti dei cittadini, un valore per il turismo e l’economia locali: per questo abbiamo realizzato un Piano di intervento dalle solide basi scientifiche. Il nostro Garda rappresenta un patrimonio inestimabile e da proteggere su cui c’è il massimo impegno da parte di tutti.”

Il Piano ha previsto l’analisi per la ricerca di diossine, furani e PCB diossina-simili in 102 campioni di anguilla, agone, coregone, luccio, persico e tinca, prelevati da 10 stazioni individuate in modo da coprire tutta l’estensione del lago. I dati, ottenuti dalle analisi effettuate presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, hanno permesso al Centro di referenza nazionale dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e Molise di effettuare la valutazione del rischio per la salute umana. I risultati delle analisi indicano che tutte le specie ittiche esaminate sono conformi, eccetto le anguille che presentano valori superiori alla norma.

Tratto da del 18 Maggio 2011