In regime di “tolleranza”, alcuni Stati membri hanno ammesso la commercializzazione, all’interno del loro territorio, di alcune specie di insetto. Non l’Italia, che attende l’autorizzazione dell’Unione Europea. Circolare del Ministero della Salute.
Gli Stati membri che hanno aperto alla commercializzazione hanno basato la propria decisione sul Regolamento (UE) 2015/2283 relativo ai nuovi alimenti, che si applica dal 1 gennaio di quest’anno. In Italia, invece, il Ministero della Salute fa sapere che “non è stata ammessa alcuna commercializzazione di insetti”.
Pertanto, ” la commercializzazione come alimento di un insetto o di un suo derivato potrà essere consentita solo quando sarà rilasciata a livello UE una specifica autorizzazione in applicazione del regolamento (UE) 2015/2283″.
Una circolare della DGISAN fornisce chiarimenti e riscontra notizie di stampa sulla possibilità di impiego come alimenti di insetti e derivati. A differenza di quanto previsto dal precedente Regolamento(CE) 258/97, l’autorizzazione di un novel food deve essere richiesta ora alla Commissione Europea, seguendo le linee guida recentemente pubblicate dall’EFSA.
Al momento – spiega la circolare firmata dal Direttore Generale Gaetana Ferri- “nessuna specie di insetto” (o suo derivato) è autorizzata come novel food. Quanto alle misure transitorie previste dall’ articolo 35 del Regolamento (UE) 2015/2283, “va chiarito che alcuni Stati membri hanno ammesso a livello nazionale la commercializzazione di qualche specie di insetto in un regime di “tolleranza”. E’ stato comunque stabilito, con lo stesso articolo,che per le specie in questione deve essere presentata una domanda di autorizzazione, al fine di definire le condizioni atte a garantirne la sicurezza d’uso per una libera circolazione sul mercato UE”.
“Nel frattempo – conclude la circolare- gli Stati membri che ne hanno ammesso la commercializzazione prima del 1 gennaio 2018 possono continuare a mantenerle sul loro mercato”.