Confermata la soglia di detraibilità delle spese veterinarie. Per i medicinali veterinari serve lo scontrino “parlante”.
Presentando il Modello 730, è possibile fruire della detrazione Irpef per medicinali, anche quelli veterinari. Per ottenere la detrazione fiscale lo scontrino parlante deve riportare il codice fiscale del contribuente. Anche l’indicazione della natura del prodotto è importante, perché solo i prodotti riconducibili alla categoria “medicinali” danno diritto al beneficio fiscale. Altri prodotti, anche se comprati in farmacia, non danno diritto alla detrazione Irpef. E’ sufficiente che lo scontrino riporti la dizione, anche generica, di “farmaco” o di “medicinale”; non serve dunque la denominazione del prodotto, ma con Circolare n. 40 del 2009, l’Agenzia delle Entrate, ha richiesto l’indicazione del numero di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC), rilevato mediante lettura ottica del codice a barre, di ciascun farmaco. L’AIC, al posto del nome del farmaco, consente inoltre di garantire la privacy del contribuente e il diritto a non rivelare- attraverso la terapia- informazioni sullo stato sanitario.
Restano intatte le previsioni del Testo unico delle imposte sui redditi, che consentono alle spese veterinarie di poter essere detratte nella misura del 19%, fino ad un importo massimo di spesa di euro 387,34, limitatamente alla parte che eccede la franchigia di euro 129,11. l’agevolazione resta confermata, ma in misura ampiamente insufficiente a sostenere le famiglie nella prevenzione veterinaria che, come troppo spesso si dimentica, ha riflessi sulla sanità pubblica del Paese”. A conti fatti, il beneficio fiscale è all’incirca di soli 50 euro all’anno ed è sostanzialmente annullato dall’imposizione della massima aliquota IVA sulle spese veterinarie.