DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA E’ STATO DEFINITO UN APPROCCIO GLOBALE ALLA GESTIONE DELLA PESCA IN EUROPA

Nelle sue proposte per una riforma radicale della politica comune della pesca (PCP), la Commissione europea ha definito un approccio globale alla gestione della pesca in Europa. La riforma introdurrà un approccio decentrato alla gestione della pesca basato su conoscenze scientifiche, a livello delle regioni e dei bacini marittimi, e definirà migliori norme di governance nell’Unione e a livello internazionale tramite accordi di pesca sostenibile.

I piani garantiranno la futura sopravvivenza sia degli stock ittici che dei mezzi di sussistenza dei pescatori, mettendo fine all’eccessivo sfruttamento e al depauperamento degli stock.

In futuro per la Commissione occorrerà gestire correttamente ogni singolo stock, prelevando quanto possibile senza mettere a rischio la salute e la produttività futura delle risorse ittiche. Ne risulteranno catture più elevate, un ambiente sano e la garanzia dell’approvvigionamento di prodotti del mare. Il successo di questa riforma determinerà un futuro migliore a lungo termine per i pescatori e le comunità costiere e i cittadini europei potranno contare su una maggiore varietà di pesce fresco, sia catturato in mare che di allevamento.

Alcuni punti fondamentali della proposta della Commissione europea riguarderanno il divieto da parte dei pescatori di ributtare in mare le catture accidentali di pesce; allo stesso tempo gli operatori del settore della pesca dovranno adottare le loro decisioni economiche per adattare le dimensioni delle flotte alle possibilità di pesca; da parte dei consumatori si potrà ottenere delle migliori informazioni in merito alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti che acquisteranno.

Gli obiettivi chiave della Commissione Europea è la sopravvivenza degli stock ittici e dei mezzi di sussistenza dei pescatori pertanto è stato sottoposto al Parlamento europeo e al Consiglio per essere adottato secondo la procedura legislativa ordinaria (codecisione).

Il termine auspicato dalla Commissione per l’adozione e l’entrata in vigore del nuovo quadro normativo è il 1° gennaio 2013.

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