Alla luce degli ultimi allarmi alimentari ed dopo tre anni e mezzo di dolorosi travagli, il 6 luglio scorso è arrivata dall’Unione europea una nuova normativa sull’etichettatura dei prodotti alimentari che estende l’obbligo di indicazione della provenienza a tutti i tipi di carne e punta ad una maggiore trasparenza.
Il nuovo regolamento europeo sulle etichette dei prodotti alimentari è stato votato e approvato il 6 luglio scorso dall’Assemblea di Strasburgo con 606 voti favorevoli, 46 voti contrari e 26 astensioni.
La norma è stata approvata da parte dell’Assemblea il 6 luglio, a questo punto il testo è stato trasmesso al Consiglio per la ratifica in autunno e quindi potrà essere pubblicato all’inizio 2012. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea gli operatori avranno tre anni di tempo per conformarsi alle nuove regole, cinque anni per le norme relative all’informazione nutrizionale. Gli alimenti immessi sul mercato o etichettati entro questi termini potranno venire legalmente commercializzati fino a esaurimento scorte.
La nuova legge prevede l’indicazione obbligatoria del contenuto energetico e delle percentuali di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale (in 100g o 100ml) in una tabella sul retro del prodotto.
La proposta di regolamento fu decisa il 22 giugno scorso, in occasione del quarto incontro tra i rappresentanti del Parlamento europeo con il Consiglio e la Commissione. Obiettivo della normativa è stato quello di garantire ai consumatori informazioni fondamentali sugli alimenti che acquistano, grazie ad un’etichetta chiara, comprensibile e priva di espressioni ingannevoli. Sulle nuove etichette il consumatore troverà anche i valori energetici e nutrizionali degli alimenti e l’indicazione di allergeni, indispensabile in caso di intolleranze alimentari.
Ma la novità più importante per l’Italia è l’indicazione del paese di origine di un alimento. L’origine di carni bovine, miele, olio d’oliva, frutta fresca e ortaggi deve già essere indicata sulle etichette, ma adesso il Parlamento ha esteso l’obbligo anche alla carne suina, bovina, caprina e alle carni di volatili. In futuro, l’etichettatura del Paese d’origine potrebbe essere estesa a altre categorie di cibo (come la carne utilizzata come ingrediente, il latte o gli alimenti non trasformati), ma prima la Commissione dovrà effettuare una valutazione d’impatto per verificare la fattibilità e i costi potenziali che tali obblighi d’etichettatura comporterebbero.
La Commissione potrà inoltre adottare regole più precise sulle modalità da utilizzare per indicare il termine minimo di conservazione e la data di scadenza dovrà essere presente anche sui prodotti confezionati singolarmente.
La generalità delle bevande alcoliche rimane al momento esentata dall’obbligo di indicazione degli ingredienti e non sarà soggetta a informazioni nutrizionali obbligatorie. Nei tre anni successivi all’entrata in vigore del regolamento la Commissione pubblicherà tuttavia una relazione per valutare l’opportunità di aggiungere altre informazioni (ad esempio il valore energetico) e di introdure una nuova definizione per le bibite classificate come alco-pops (miscele al gusto di frutta a base di bevande alcoliche).
Il regolamento prevede anche alcune raccomandazioni per promuovere la migliore leggibilità delle notizie in etichetta tramite alcuni accorgimenti quali la grandezza dei caratteri tipografici, il tipo, il colore ed il contrasto con lo sfondo.
Il Sottosegretario alla Salute on. Francesca Martini ha espresso soddisfazione per il voto favorevole del Parlamento europeo al provvedimento. “Finalmente – ha dichiarato – avremo a livello comunitario regole chiare e semplici sull’etichettatura di origine delle carni fresche nonché informazioni nutrizionali obbligatorie per tutti gli alimenti. Queste nuove regole permetteranno al consumatore di fare scelte informate e più sicure”.