Due ricercatori hanno pubblicato uno studio che demolisce alcune convinzioni su cani e lupi, con quest’ultimi che ne escono molto bene.
Gli autori, Friederike Range e Zsófia Virányi, fanno parte del Messerli Research Institute della Veterinärmedizinische Universität Wien, e hanno firmato su Plos One lo studio “Wolves Are Better Imitators of Conspecifics than Dogs”.
I due ricercatori austriaci sottolineano che «si pensa che l’addomesticamento possa aver influenzato le capacità cognitive dei cani, data la loro comunicazione con gli esseri umani, ma poco è noto riguardo al suo effetto sulle loro interazioni con i conspecifici. Dal momento che le ipotesi di domesticazione offrono previsioni limitate per quanto riguarda le interazioni lupo-lupo rispetto a quelle cane-cane, estendiamo l’ipotesi di allevamento cooperativo suggerendo che la dipendenza dei lupi in stretta collaborazione con i conspecifici, tra cui l’allevamento, ma anche difesa del territorio e della caccia, abbia creato pressioni selettive sui processi motivazionali e cognitivi migliorando la loro propensione a prestare molta attenzione alle azioni dei conspecifici».
Range e Virányi spiegano che «durante l’addomesticamento, la dipendenza dei cani dai conspecifici si è attenuata, portando a ridotte capacità motivazionali e cognitive per interagire con i conspecifici». Il loro studio dimostra che lupi di soli 6 mesi di età lupi superano i cani anziani nell’imitazione di due azioni dopo una dimostrazione di conspecifici: mentre i lupi aprono facilmente un apparato dopo una dimostrazione, i cani non s riescono a risolvere il problema. Secondo lo studio, «questa differenza non può essere spiegata con motivazioni differenziate, una migliore comprensione fisica dei lupi, percorsi di sviluppo differenziati di lupi e cani o con una maggiore dipendenza dei cani dagli esseri umani. I nostri risultati sono meglio spiegati con l’ipotesi che la maggiore cooperatività può avvenire insieme ad una maggiore propensione a prestare molta attenzione alle azioni dettagliate degli altri ed offrono una prospettiva alternativa alla domesticazione sottolineando la cooperatività dei lupi come una potenziale fonte della cooperazione cane-umani».
Quindi, anche se i lupi e cani sono strettamente correlati, presentano alcune differenze sorprendenti e i lupi osservano più attentamente cosa fanno i loro simili e così imparano meglio gli uni dagli altri.
I lupi sono stati addomesticati più di 15.000 anni fa ed è ampiamente scontato che la capacità dei cani domestici di formare stretti rapporti con l’uomo deriva dai cambiamenti avvenuti durante il processo di domesticazione. Gli scienziati hanno scoperto che i lupi sono molto i abili dei cani ad aprire un contenitore, a condizione che hanno già visto un altro animale farlo. Il loro studio ha coinvolto 14 lupi e 15 cani meticci, tutti i circa sei mesi di età. A ciascun animale è stato permesso di osservare una delle due situazioni in cui un cane addestrato apriva una scatola di legno, sia con la bocca o con la sua zampa, per vere accesso ad un premio in cibo. I veterinari viennesi evidenziano che «Sorprendentemente, tutti i lupi sono riusciti ad aprire la scatola dopo aver visto un cane risolvere il puzzle, mentre solo quattro dei cani sono riusciti a farlo. I lupi ha aperto più spesso il contenitore con il metodo che avevano osservato, mentre i cani sembravano scegliere a caso se usare la bocca o la zampa».
Per escludere la possibilità che i cani di sei mesi fallissero nell’esperimento a causa di un ritardo dello sviluppo fisico o cognitivo, i ricercatori hanno ripetuto il test dopo nove mesi e dicono che «I cani non si sono dimostrati più abili ad aprire la scatola di quanto non lo fossero in età più giovane». Un’altra possibile spiegazione per l’evidente superiorità dei lupi è che potrebbero semplicemente essere migliori dei cani per risolvere problemi di questo tipo. Per verificare questa idea il team di Range e Virányi ha esaminato la capacità degli animali di aprire una finestra senza una precedente dimostrazione da parte di un cane addestrato ed hanno scoperto che questa volta anche i lupi ci riuscivano raramente. Range spiega ancora: «La loro capacità di risolvere i problemi sembra davvero essere basata sull’osservazione di come il cane svolgere il compito. I lupi hanno guardato il cane molto da vicino e sono stati in grado di applicare le loro nuove conoscenze per risolvere il problema. Loro abilità nel copiare probabilmente si riferisce al fatto che i lupi sono più dipendenti che i cani dalla cooperazione con i conspecifici e quindi prestare maggiore attenzione alle azioni dei loro partner».
La cooperazione cani-esseri umani sarebbe nata proprio dalla cooperazione tra i lupi: «Durante il processo di domesticazione – concludono i ricercatori della Veterinärmedizinische Universität di Vienna – i cani sono stati in grado di accettare gli umani come partner sociali e, quindi, hanno adattato le loro abilità sociali per includere le interazioni con loro, in concomitanza hanno perso la capacità di imparare a guardare gli altri cani»