L’ abito non fa il monaco, ma forse il colore della pelliccia fa il gatto “nervoso”, almeno secondo lo studio “The Relationship Between Coat Color and Aggressive Behaviors in the Domestic Cat”, pubblicato sul Journal of Applied Animal Welfare Science, nel quale gli autori, un team di veterinari dell’università della California – Davis, esplorano «La possibile relazione tra il colore della pelliccia e i comportamenti aggressivi nel gatto domestico». Lo studio, attraverso un sondaggio su Internet, ha raccolto informazioni sul colore del mantello, i comportamenti affiliativi gatti/esseri umani, i comportamenti agonistici gatti/esseri umani, altri comportamenti “problematici” e i dati demografici dei gatti.
In totale hanno partecipato allo studio 1.432 proprietari di gatti, con 1.274 questionari compilati, e ne è risultato che le gatte calico, quelle a tre colori, e i gatti bianchi e neri e grigi e bianchi «sono più spesso aggressivi con gli esseri umani in tre situazioni: durante le interazioni quotidiane, durante la manipolazione e e durante le visite veterinarie».
Per confrontare eventuali differenze tra i due sessi e tra i diversi colori della pelliccia i veterinari californiani guidati da Elizabeth Stelow, del Pritchard Veterinary Medical Teaching Hospital, hanno utilizzato la Kruskal-Wallis 1-way e dicono che «Le analisi dell’aggressione a causa della manipolazione, così come l’aggressività mostrata durante le visite veterinarie, hanno mostrato poca differenza tra i colori del mantello».
I veterinari sono partiti dalla convinzione che i gatti calico a tre colori (che sono quasi sempre femmine) manifesterebbero comportamenti più aggressivi verso l’uomo e per questo hanno cercato di capire quale fosse la frequenza e il livello delle azioni aggressive dei gatti durante le interazioni con i loro proprietari e i veterinari, fornendo alle persone sondate una scala di criteri precisi per poterle determinare. I calico maschi sono rari: i geni per la pelliccia “rossa” e nera sono entrambi determinati dal cromosoma X e, dal momento che le femmine hanno 2 cromosomi X, possono avere entrambi i geni e, visto che nessuno dei due geni è dominante, si ha una distribuzione casuale del “rosso” e del nero nella pelliccia.
Che le gatte calico siano “nervose” è una convinzione diffusa e ora la ricerca dell’ università della California – Davis conferma che sono «significativamente più spesso aggressive verso le persone» rispetto agli altri gatti. Confrontando la valutazione media dell’aggressività per i diversi gruppi di colori, gli scienziati hanno confermato che le femmine calico, insieme ai gatti nero-bianchi e grigio-bianchi, sono i «più frequentemente aggressivi verso gli esseri umani». Lo studio ha anche riscontrato che i gatti bianco e neri sono particolarmente aggressivi quando vengono manipolati, i gatti grigi e nero non sopportano i veterinari e le femmine calico sopportano poco le interazioni quotidiane con gli esseri umani.
Invece i gatti maschi che hanno un solo colore non sono così aggressivi. I gatti più affettuosi sono risultati quelli con la pelliccia di un colore solo: bianco, nero, grigio o quelli tigrati.
La buona notizia per gli amanti dei gatti è che lo studio del team della Stelow dice che, tutto sommato, la gatta calico è una bonacciona che vuole solo essere lasciata in pace, ma se si vuole un gatto per fargli e ricevere il massimo di coccole con il minimo sforzo e rischio di essere graffiati, il gatto domestico ideale è nero, grigio, bianco o tigrato.
Tratto da
del 27 Ottobre 2015