MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA IL 13 OTTOBRE

FIRMA L’APPELLO DEI MEDICI VETERINARI E DIRIGENTI SSN

 

Pur consapevoli del difficile quadro internazionale in cui anche questa nuova manovra è stata varata, non possiamo accettare in silenzio inique e pesanti penalizzazioni che, sommate a quelle del 2010 e 2011, fanno dei medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale le categorie chiamate a pagare il prezzo più alto, in termini retributivi, previdenziali, normativi e professionali.

A cominciare dal rivolgimento delle regole Irpef per cui il contributo di solidarietà è chiesto ai soli dipendenti pubblici, in spregio di ogni principio costituzionale di eguaglianza dei cittadini davanti al fisco ed al carattere progressivo della imposizione. Cui aggiungere punizioni specifiche quali:

• il prolungamento a 5 anni del blocco dei contratti di lavoro e delle convenzioni, con conseguente perdita del 20% del potere di acquisto dei loro stipendi,
• lo scippo per 2 anni del TFR, che è salario differito, in gran parte autofinanziato,
• la minaccia di una mobilità selvaggia e di una ulteriore precarizzazione degli incarichi di lavoro,
• la proroga della facoltà delle amministrazioni di pensionamento coatto, a prescindere dalla età anagrafica, spesso inferiore a 60 anni.

Non possiamo che confermare le ragioni di una protesta che ci porterà alla manifestazione di Roma il 13 ottobre per scongiurare ulteriori attacchi alla professione e reclamare l’attenzione che il settore merita a difesa di un sistema salute che garantisca in maniera adeguata la tutela dei cittadini e la dignità professionale degli operatori.

E in quell’occasione consegneremo al Governo le migliaia di firme raccolte in questo appello. La raccolta delle firme continuerà fino al 10 ottobre.