La FNOVI è stata raggiunta da una nota della Direzione Generale della Sanità animale e del farmaco veterinario nella quale sono contenute le linee guida elaborate dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, al fine di migliorare l’applicazione dell’ordinanza 18 dicembre 2008 e successive modifiche e integrazioni recante “norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”.
La nota sottolinea come, a fronte dell’individuazione normativa di compiti e responsabilità nella gestione e controllo del fenomeno degli avvelenamenti dolosi, nel corso dei quasi tre anni di vigenza dell’ordinanza sia stata riscontrata una difforme applicazione e, in alcuni casi, la disapplicazione delle disposizioni previste in materia.
Le principali inadempienze rigurdano i compiti che afferiscono ai Sindaci e ai Servizi Veterinari che non sempre adottano puntualmente e tempestivamente le misure stabilite dall’ordinanza, soprattutto per quanto riguarda l’obbligo di bonifica dell’area interessata e di intensificazione dell’attività di controllo.
Scarsa è inoltre l’applicazione delle prescrizioni riguardanti l’istituzione di un tavolo di coordinamento presso le Prefetture.