PUBBLICATE LE METODOLOGIE DI CONTROLLO FISCALE SUI VETERINARI

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le metodologie di svolgimento dei controlli contabili e documentali dell’attività veterinaria. Sono finalizzate alla ricostruzione, in via presuntiva, dell’effettiva dimensione dell’attività economica e del reale volume d’affari. Una verifica sulla “correttezza fiscale degli operatori con maggiori possibilità di occultare ricavi”.

Il documento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate è una check list dei processi di controllo, un vademecum- reso pubblico- sulle metodologie per la ricerca delle informazioni e dei dati utili alla determinazione dei corrispettivi e dei compensi effettivamente conseguiti.

Viene descritta la procedura da seguire per la ricostruzione del volume d’affari e vengono individuati gli accertamenti, i riscontri e le analisi utili a tale fine. A questo proposito, in molti casi, vengono suggeriti gli elementi di stima necessari ed evidenziate le relazioni logiche che devono sussistere tra dati contabili ed extracontabili e l’ammontare dei corrispettivi.

Le metodologie guidano il verificatore nella preparazione del controllo e nell’esecuzione dell’accesso, segnalando gli elementi da rilevare e la documentazione, anche extracontabile, da acquisire. Si tratta di uno strumento valido anche per tipologie di attività istruttoria diverse da quelle della verifica, come istruttorie collegate a questionari e successivi contraddittori svolti in ufficio, indagini finanziarie ecc.

Le principali fasi dell’attività di controllo da “metodologia” constano di una fase preparatoria al controllo vero e proprio (controlli prioritari, del volume d’affari, controlli incrociati), quantificazione dei proventi omessi, ricerca di altri indizi e riscontri e indagini finanziarie (richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti, di dati, notizie e documenti agli istituti di credito e finanziari).Guardia_Finanza

Dal controllo documentale a quello di merito, il controllo fiscale si estrinseca attraverso l’esercizio di poteri istruttori intrusivi nella sfera giuridica del contribuente controllato. L’esercizio di tali poteri è peraltro strettamente vincolato da modalità e condizioni dettate dalla legge, per cui deve essere adeguatamente documentato dai funzionari procedenti a riprova del rispetto della legge stessa. Pertanto, durante tutto l’iter del controllo i verificatori dovranno redigere appositi processi verbali.

Ad oggi l’Agenzia delle Entrate ha predisposto 97 metodologie per attività professionali, commerciali e di servizi. Per tutte lo scopo è di “verificare la correttezza fiscale degli operatori economici che intrattengono rapporti diretti con i consumatori finali ed hanno quindi maggiori possibilità di occultare ricavi”.

Tratto da  del  30 Gennaio 2013