Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare raccomanda la “corretta registrazione dei riscontri al macello”. Scambio “tempestivo” tra le aree d’ispezione degli alimenti e di sanità animale
Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) ha adottato una serie di raccomandazioni, anche al settore veterinario, alla luce del parere pubblicato oggi sulla Echinococcosi Cistica (EC), una malattia cronica disabilitante di origine parassitaria, storicamente endemica in Italia, che costituisce un caso esemplare di One-Health, coinvolgendo l’uomo, i cani, gli animali da reddito, l’ambiente e i prodotti alimentari.
Nel nostro Paese, l’EC risulta essere la seconda zoonosi per ospedalizzazione, e sono stati stimati un onere finanziario medio nazionale di circa 4milioni di euro l’anno per l’infezione umana e notevoli perdite economiche per la riduzione della produzione lattea negli animali da reddito.
Il CNSA evidenzia pertanto la necessità di sensibilizzare anche il settore veterinario al quale rivolge alcune raccomandazioni.
Lo svolgimento di adeguati interventi formativi per gli operatori sanitari finalizzati a sensibilizzare il settore medico sull’importanza della patologia e sulla ineludibile necessità di una corretta identificazione e notifica dei casi.
Di informare adeguatamente il settore medico sulle alternative alla pratica chirurgica laddove alcuni casi potrebbero essere affrontati con una terapia medica mirata; di sensibilizzare il settore veterinario sulla necessità della corretta registrazione dei riscontri al macello.
Lo svolgimento di studi integrati sulla contaminazione delle possibili fonti di infezioni e sulle abitudini socioculturali che contribuiscono alla trasmissione della patologia in aree endemiche definite, anche al fine di individuare specifiche raccomandazioni per tutti i portatori di interesse;
L’attuazione di programmi di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti della patologia, l’attuazione di programmi di educazione sanitaria e di misure di prevenzione primaria, tenendo presente l’opportunità che le raccomandazioni di sanità pubblica risultino attuabili e scientificamente basate sulla situazione epidemiologica specifica delle aree endemiche;
L’attuazione di programmi di informazione e sensibilizzazione per specifici gruppi di popolazione (pastori e allevatori di animali allo stato brado o semi-brado, cacciatori, ecc.), anche al fine di promuovere l’attuazione di trattamenti antiparassitari e l’applicazione di buone norme igieniche di carattere generale e del corretto smaltimento dei visceri degli animali;
Lo sviluppo di test per una diagnosi sierologica (sia negli uomini che negli animali) e di vaccini per ospiti intermedi e definitivi.
Echinococcosi cistica: conoscenze attuali e suggerimenti per la prevenzione e il controllo della diffusione Parere CNSA
Tratto da del 07 Dicembre 2021