La credenza che un anno canino equivalga a 7 anni – che presumibilmente si basa sulla presunta durata media della vita di 10 anni per i cani e di 70 per gli esseri umani – non ha alcuna base scientifica ed è stata definitivamente smentita dai veterinari nel 2008. Ma i genetisti che indagano sui misteri dell’invecchiamento hanno sviluppato un nuovo calcolo per capire come l’età dei nostri compagni canini corrisponda alla nostre, il risultato è lo studio “Quantitative translation of dog-to-human aging by conserved remodeling of epigenetic networks”, pubblicato su bioRxiv – The Preprint Server for Biology da un team di ricercatori statunitensi che ha esaminato la metilazione del DNA. Man mano che i mammiferi invecchiano, il loro DNA raccoglie gruppi metilici (-CH3) che legano a una base azotata e si “attaccano” al loro DNA. Mentre questi gruppi non cambiano il DNA stesso, si attaccano alla molecola genetica e possono attivare o disattivare determinati geni, il che è una parte importante dell’epigenetica, o del modo in cui i fattori ambientali causano l’espressione di determinati geni.
Con l’aumentare dell’età, negli esseri umani la metilazione avviene a un ritmo relativamente costante, consentendo ai ricercatori di stimare l’età di una persona attraverso il cosiddetto “orologio epigenetico”.
Nel nuovo studio sugli anni canini, che deve ancora essere sottoposto a peer review e che per questo è per ora pubblicato sul server di prestampa bioRxiv, il team guidato da Tina Wang dell’università della California – San Diego, ha confrontato meglio gli orologi epigenetici di uomini e cani per capire quali siano i geni associati all’invecchiamento. Per farlo hanno scelto i cani perché la maggior parte di loro vive negli stessi ambienti degli esseri umani e – a differenza degli animali selvatici – riceve anche un certo grado di cure mediche, come noi.
I ricercatori hanno esaminato i tassi di metilazione in 104 Labrador di età compresa tra 4 settimane e 16 anni, poi li hanno poi confrontati con i profili di metilazione di 320 esseri umani con un età che andava da 1 a 103 anni e hanno confrontato entrambi con 133 profili di metilazione di topi. Hanno così scoperto che per alcuni periodi della loro vita i cani seguono lo stesso modello degli esseri umani, ma altri punti fermi della longevità non coincidono altrettanto bene. Ad esempio, il tasso di metilazione ha dimostrato che l’età di un cucciolo di Labrador 7 settimane corrisponde a quella di un bambino di 9 mesi: entrambe le specie iniziano a fare la dentizione in questo periodo. Ma le consonanze si interrompono subito dopo lo svezzamento: l’orologio epigenetico del cane ticchetta molto più velocemente, accelera con la pubertà e i cani sono già sessualmente maturi entro il loro primo anno di vita. Con l’avanzare dell’età l’orologio epigenetico del cane rallenta e inizia a riallinearsi nuovamente a quello degli esseri umani nella vecchiaia.
Un Labrador vive in media 12 anni, mentre la durata media mondiale della vita degli esseri umani è di circa 70 anni, con vite medie più brevi nei Paesi più poveri e più lunghe e lunghissime nei Paesi sviluppati e ricchi come l’Italia. Lo studio complica quindi il concetto di “anni canini”, ma dimostra anche che gli animali sperimentano processi di metilazione simili a quelli umani.
Matt Kaeberlein, un biogerontologo dell’università di Washington che non ha partecipato allo studio, ha detto in un’intervista a Science: «Sapevamo già che i cani soffrono delle stesse malattie e del declino funzionale dell’invecchiamento degli esseri umani, e questo lavoro fornisce prove del fatto che simili cambiamenti molecolari si verificano anche durante l’invecchiamento. E’ una bella dimostrazione delle caratteristiche comuni conservate negli orologi epigenetici dell’età condivisi da cani e umani».
Dal punto di vista matematico, la nuova formula per calcolare l’età “umana” di un cane richiede un bel po’ più di calcoli che la semplica moltiplicazione per 7: occorre moltiplicare il logaritmo naturale dell’età di un cane per 16, quindi aggiungere 31 [human_age = 16ln (dog_age) + 31]. Secondo la formula, un cane di 2 anni ha un’età equivalente a quella di un uomo di 42 anni (che fino a non molti anni fa veniva definito di mezza età) , ma dopo le cose rallentano: Un cane di 5 anni è l’equivalente di un essere umano di meno di 57 anni e un cane di 10 anni è l’equivalente di una persona di meno di 68 anni.
I biologi evoluzionisti non sono rimasti molto sorpresi dai risultati dello studio sull’orologio applicato ai cani e sono convinti che studiando diverse razze canine con durate di vita diverse possono venir fuori risultati interessanti. E la nuova formula non mette la parola fine sul conteggio dell’età dei cani, soprattutto perché ha esaminato solo cani di grossa taglia come i Labrador, mentre l’American Veterinary Medical Association afferma che il modo preciso per calcolare gli anni “umani” di un cane di taglia media è quello di presumere che il primo anno sia equivalente a 15 anni umani e il secondo a 9 (quindi a due anni un cane di taglia media sarebbe un aitante 24eenne), Successivamente, ogni anno di vita di un cane di taglia media equivale a 5 anni umani. Un calcolo che non si allinea perfettamente con la nuova formula, ma entrambe riconoscono che nei loro primi anni di vita i cani invecchiano più rapidamente.
In ogni caso, la vita dei cani è troppo breve e questo potrebbe essere il motivo per l’entusiastica adesione al Dog Aging Project che sta reclutando 10.000 animali domestici e i loro proprietari per partecipare a un nuovo studio che esaminerà la salute, i microbi intestinali, la dieta e l’esercizio fisico dei cani per capire il loro invecchiamento. E 500 cani testeranno un nuovo farmaco che potrebbe aiutare a rallentare il processo di invecchiamento e che, un giorno, potrebbe rallentare anche il nostro invecchiamento.
Tratto da del 20 Novembre 2019