“L’obiettivo di tenere in vita un prontuario farmaceutico adeguato alle reali esigenze terapeutiche è stato raggiunto grazie ad una chiara strategia basata sull’identificazione e sulla differenziazione dei cavalli in due distinte categorie: equidi destinati alla produzione di alimenti per l’uomo (Equidi DPA) e equidi non produttori di alimenti per l’uomo (Equidi NON DPA)”.
Lo dichiara la FISE in un comunicato sulle semplificazioni del farmaco destinato ai cavalli non produttori di alimenti, in cui ricorda che “i proprietari che scelgono la destinazione NON DPA possono fin d’ora disporre di un adeguato numero di farmaci per difendere l’integrità dei loro cavalli, mantenendosi tuttavia ben al riparo dalle pesanti responsabilità e dalle complesse incombenze burocratiche che gravano sui possessori di cavalli produttori di alimenti”.
I medici veterinari possono fin d’ora prescrivere taluni farmaci autorizzati all’immissione in commercio con un regime di dispensazione semplificato proprio perché destinati a cavalli non produttori di alimenti e quindi non coinvolti nelle problematiche riguardanti la salute del consumatore di alimenti di origine equina.
Ne sono un primo esempio tutte le presentazioni (pasta orale, iniettabile, granulare e gel) della specialità BUTE (fenilbutazone) prescrivibili ai cavalli NON DPA con ricetta in copia unica ripetibile (G.U n. 206 del 3-9-2010) e la specialità NARGESIC (Butorfanolo) prescrivibile con ricetta in copia unica non ripetibile.(G.U. n.108 del 12-7-2010).
Altri farmaci si stanno aggiungendo alla lista cosicché il cavallo NON DPA potrà disporre di un ampio prontuario di specialità a gestione semplificata. Ad esempio, prosegue la nota, i proprietari/gestori dei centri ippici che ospitano esclusivamente equidi NON DPA sono esonerati dall’ obbligo di registrare i trattamenti farmacologici.
Secondo la Federazione Italiana Sport Equestri, inoltre, la semplificazione normativa, consentita dal ruolo non DPA, si addice pienamente ai cavalli impiegati negli sport equestri e ne favorisce la diffusione.
Il comunicato evidenzia che le infrazioni alle norme vigenti nel campo della produzione alimentare sono sanzionate dal codice penale e che i vantaggi offerti dall’iscrizione degli equidi al ruolo NON DPA, in termini di deresponsabilizzazione e depenalizzazione, riguardano tutte le categorie professionali a diverso titolo coinvolte nella prescrizione del farmaco, nella sua gestione e somministrazione: medici veterinari, farmacisti, grossisti, gestori di circoli ippici, scuderie e, come ricordato in precedenza, proprietari.
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